Parafilie e perversioni sessuali raccontate dalle escort di lusso

escort di lusso e perversioni sessuali

Oggi parleremo di parafilie e perversioni sessuali. Sono due sinonimi che si riferiscono alla medesima definizione relativa a un comportamento sessuale bizzarro e non convenzionale. Tutto è lecito nel sesso? No, decisamente, perché alcune deviazioni dovrebbero essere punite: in quali casi? Quando manca il consenso da parte di uno dei due partner; quando i comportamenti di attrazione verso oggetti o situazioni fuori dal comune tendono a essere ossessivi e diventano l’unico modo di vivere l’erotismo.

Ne discutiamo oggi con alcune escort di lusso trovate in rete digitando le parole chiave “annunci accompagnatrici escort di lusso”. Sono ragazze molto giovani e bellissime che per vivere danno in prestito il loro corpo statuario a prezzi elevati. Sono professioniste del sesso a pagamento che conoscono bene quanto possa essere profondo l’abisso di una sessualità distorta e talvolta pericolosa.  

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La prima che incontriamo è Martina, escort di lusso a Bologna, che ci racconta:

“Un mio cliente olandese, molto abbiente e raffinato, voleva che io mi travestissi da “Bella addormentata nel bosco” per potermi baciare e penetrare. L’accordo consisteva nel fatto che io per tutta la durata del rito sessuale non avrei mai dovuto aprire gli occhi e sforzarmi anche di non fremere di piacere. Voleva che mi fingessi morta. Dopo qualche tempo, mi spiegò che da giovane soffriva di necrofilia e che lo avevano arrestato per questo motivo. Sodomizzò circa 40 cadaveri ed era in cura da uno psichiatra da anni, il quale gli consigliò di pagare delle escort di alto livello per poter materializzare le sue fantasie oscene senza creare danni o incorrere in ulteriori rischi di arresto”.

Parafilie e perversioni sessuali: la gang bang

Teodora, escort di lusso a Roma, ci espone un saporito racconto circa un suo cliente dai gusti sessuali singolari:

“Ho un amico pagante che ama le favole della buonanotte, la sua preferita è Biancaneve e i sette nani. Con me ha voluto ricreare lo stesso scenario portandosi degli amichetti speciali appresso: erano veramente dei nani da circo, retribuiti appositamente da lui affinché recitassero.

Come saprete, Biancaneve scappa dal palazzo reale dove la matrigna vuole ucciderla. Si nasconde in un boschetto, un cacciatore reclutato dalla strega malvagia le risparmia la vita e lei cerca protezione in una casetta abitata da sette coloratissimi gnomi. L’esistenza della ragazza procede felicemente con i suoi amichetti con i quali divide anche il letto. Ebbene, questo mio cliente ha voluto che io interpretassi la parte di una Biancaneve porno nella sua mega villa a Parigi. Fortunatamente non ha preteso che mi facessi scopare dai nani, gli è bastata l’idea e l’immagine della gang bang, ma uno di loro ha provato a tirare fuori l’arnese per penetrarmi, ma l’ho preso a calci facendolo rotolare vorticosamente dal salone al bagno in fondo ad un corridoio di 100 metri”.

Parafilie e perversioni sessuali: il feticismo

Rose, splendida escort di lusso a Milano, ci riferisce di un cliente gentilissimo e raffinato con l’ossessione per i piedi:

“Avete presente Cenerentola, la bellissima schiava sognatrice che si innamora di un principe ad un ballo di corte dal quale dimentica una delle sue scarpe di cristallo? Ebbene un mio cliente di Roma, un politico famosissimo, è un feticista malatissimo. Mi ha contattata perché gli piaceva il mio viso e il mio modo di vestire, ma in realtà era interessato solo ai miei piedi e alle mie scarpe. Faccio notare che ha preteso che calpestassi la lettiera empia di deiezioni del suo gattaccio, per poi masturbarsi con i miei piedini perfetti.

Mi ha pagato molto, ma…mi ha rubato tutte le scarpe che mi ero portata dietro. Pazzesco, ho dovuto percorrere diverse centinaia di metri in ciabatte sotto la pioggia per acquistarne delle nuove”.

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Sharona, escort di lusso a Padova, ci racconta di un suo cliente malato di Ibristofilia, conosciuta anche col nome de “La sindrome di Bonnie and Clyde”. In pratica trattasi di un soggetto che si eccita solo se ha a che fare con criminali e delinquenti di varia natura:

“Roger è un mio cliente canadese molto ricco e annoiato alla ricerca di emozioni speciali. Detesta la banalità e ama il rischio, anche se calcolato. Di base vorrebbe incontrare una ragazza bellissima ma pericolosa e che abbia dei precedenti penali di una certa gravità, cosi’ che lui possa sfidarla e poi scoparla senza pietà. Quando ci vediamo, un paio di volte all’anno, vuole che io mi vesta da gangster degli anni 20 e che mi metta in bocca una pipa o un sigaro. Poi ci mettiamo a giocare a carte e beviamo per tutta la notte. Io devo vincere la partita e qualora non ci riesca, devo minacciarlo di morte e picchiarlo selvaggiamente. Finita questa commedia, lui si mette in ginocchio davanti a me e mi implora il perdono. Da lì’ comincia il sesso vero e proprio con lui che, gattonando, si avvicina al mio pube, mi sfila i pantaloni grigi gessati e comincia a leccarmela e a stringermi fortemente i glutei. Poi mi porta sul divano sul tavolo, sorreggendomi con le sue braccia forti e portentose e mi fa sua.

Devo dire che questo giochino mi piace molto e non lo considero così deviante come lo si vuole in genere far apparire”.

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Anche Lilian, top class escort lusso di Milano, ha da riportare un episodio bislacco della sua vita da accompagnatrice di altissimo livello. Mentre ce lo espone, non puo’ evitare di ridere ogni due o tre parole e ci delizia con la sua simpatia:

“Uno dei miei clienti migliori, simpaticissimo e molto ricco, è spagnolo. Fa l’attore teatrale ed è molto carismatico. Ci vado veramente d’accordo e con lui mi diverto sempre un sacco perché è pieno di fantasie sessuali deliranti ma innocue.

L’ultima volta che ci siamo incontrati a Milano, siamo stati a casa mia in via degli orefici dove ho un appartamento molto ampio e lussuoso. Ebbene, ha voluto interpretare la parte del Gobbo di Notre Dame ficcandosi sotto la camicia, sulla schiena, una quantità industriale di cotone idrofilo e truccandosi per oltre due ore al fine di apparire esteticamente orrendo. Io ho dovuto recitare la parte di Esmeralda vestendomi con un abito ottocentesco che mi aveva portato lui da Madrid.

Siamo usciti a cena catalizzando su di noi l’attenzione e l’inquietudine di chiunque. È stata una serata memorabile e quando ci penso, ancora mi vengono le lacrime agli occhi dal ridere. Un cliente veramente adorabile che non vorrò mai perdere o deludere”.

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